Vela 16 settembre 2023

Costiera Amalfitana e Isole di Napoli

Una settimana in barca a vela

Sabato 9 Settembre

“In un cuore gentile l’amore trova sempre riparo.”

Guido Guinizzelli

Arriviamo a Marina di Stabia verso le 14, entriamo nel bellissimo porto dove abbiamo noleggiato la barca, un’ora in anticipo rispetto al check-in pre stabilito. Dopo un sostanzioso rifornimento viveri presso l’Eurospin locale, situato a pochi minuti dalla marina, iniziamo a caricare il catamarano “ICARO”.

Dopo una lunga attesa dovuta principalmente a ritardi della compagnia charter, attorno alle 18 terminiamo le procedure di check-in e finalmente salpiamo. Dopo una difficile, ma ben riuscita, manovra del capitan Gelo, facciamo rotta verso Sorrento, navigando con un bellissimo tramonto del sole a picco nel mare al profilo di ischia in lontananza.

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Passiamo la notte a Sorrento, baia molto carina e tranquilla, a parte alcuni locali sulla costa la cui musica si sente purtroppo dalla barca. A causa del maestrale, alcuni membri della ciurma vengono messi KO dal mal di mare.

Domenica 10 Settembre

“Chi non risponde alla rabbia con la rabbia salva due persone: l’altro e se stesso.”

Buddha

Al mattino, dopo un bagno, lasciamo la baia di Sorrento verso le 11, rimpiangendo di aver lasciato a casa il materassino. Ci dirigiamo verso I Galli, dopo aver costeggiato Nerano, arriviamo a destinazione. Caliamo l’ancora in una baia sotto ad un resort, di fronte a una parete a picco sul mare. Dopo qualche bagno, grazie all’aiuto del vento, pranziamo durante la veleggiata verso Positano, a motori spenti con il solo rumore delle vele che portano “ICARO”.

Positano|small
Positano

Dopo aver schivato la miriade di barche che ci separano dalla terra ferma l’arrivo a Positano ci regala una vista mozzafiato, poche ore prima del tramonto. Lasciamo Positano per cercare una caletta dove passare la notte, arriviamo alla baia del capo di conca dove si trova la grotta dello smeraldo. La grotta sfortunatamente è chiusa, prima di cena, facciamo un ultimo bagno con maschera e boccaglio, qua è possibile vedere molti pesci e qualche stella marina. La baia è molto tranquilla e riparata, ottima per dormire in rada.

Baia Capo Conca|small
Baia Capo Conca

Lunedì 11 Settembre

“L’esempio corregge meglio del rimprovero.”

Alessandro Manzoni

La mattina presto ci svegliamo e la baia è completamente deserta, la luce del sole illumina l’acqua già di prima mattina rendendola di un bellissimo colore azzurro, in particolare vicino alla grotta. Poche ore dopo il risveglio iniziano ad arrivare molte barche, già verso le 11 leviamo l’ancora e ripartiamo perché inizia ad essere troppo affollato.

Come prossima tappa ci dirigiamo verso Amalfi per assistere ad un’altra bellissima vista e scendere a terra per qualche rifornimento di viveri. Ad Amalfi parte della ciurma scende a terra per una visita alla città, mentre i restanti membri dell’equipaggio salutano il sole dalla barca.

Capitan Yoga|small
Capitan Yoga

Facciamo due passi per il paese, in particolare ci hanno colpiti la chiesa e l’arsenale: il palazzo dove venivano costruite un tempo le navi, che risale all’anno 1000, caratterizzato da delle bellissime arcate in pietra vulcanica.

Dopo la breve sosta ad Amalfi iniziamo la navigata verso Capri, veleggiando quando il vento ce lo permette. Avvistiamo qualcosa di scuro in mezzo al mare a ore 6, giriamo il catamarano e ci avviciniamo per ispezionare meglio. Con grande sorpresa di tutta la ciurma incontriamo una gigantesca tartaruga di mare, ci fermiamo brevemente per un tuffo e nuotata con la tartaruga e ripartiamo verso Capri.

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Un po’ grazie al motore, un po’ grazie alle vele e il vento che sale tra le 16 e le 17 raggiungiamo Capri dove ci accoglie una vista mozzafiato dei faraglioni al tramonto, gettiamo l’ancora a marina piccola per la notte.

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Martedì 12 Settembre

“Nessuno conosce le proprie possibilità finché non le mette alla prova.”

Publilio Siro

Salpiamo lasciandoci i faraglioni alle spalle per circumnavigare l’isola in senso orario costeggiando lo Yacht di Tommy Hilfigher a bordo del quale si sta disputando una partita di padel.

Tommy il Figo|small
Tommy il Figo

La prima tappa è grotta della Candela e Grotta dei santi, dove ci fermiamo per un bagno e una visita alle grotte con il SUP. Riprendiamo a navigare passando il Faro di punta Carena che regala una bellissima vista, passiamo davanti alla grotta azzurra, troppo affollata per fermarsi, quindi proseguiamo a circumnavigare e ci fermiamo davanti a Capri, dove ancoriamo e parte dell’equipaggio scende a terra.

Avvicinandoci con il tender ci imbattiamo in una situazione piuttosto caotica, riusciamo ad attraccare il tender nonostante il grande traffico portuale. La zona del porto è molto affollata da turisti e venditori, ci allontaniamo dal caos inerpicandoci su un carrugio che porta in centro a Capri, che abbiamo scoperto non essere sul mare ma nell’entroterra. Il panorama all’arrivo vale la fatica della salita, per riscendere prendiamo la funicolare che con soli 2.40 € ci riporta al porto, dove, una volta recuperato il tender, torniamo al nostro vessillo. Per i posteri consigliamo di invertire: funicolare a salire e passeggiata a scendere.

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Partiamo alla ricerca di un posto in cui fermarci per pranzo, caliamo l’ancora nella caletta dove si trova la statua di Gennarino Scugnizzo, che attualmente veste con orgoglio la maglia del Napoli. La caletta è molto carina ma non particolarmente tranquilla, in quanto si trova sulla traiettoria dei costanti tour organizzati dell’isola.

Proseguiamo a circumnavigare l’isola, arriviamo alla baia di Matermania, dove ci fermiamo per un bagno e una visita alla grotta dell’Orso. Per il tramonto navighiamo fino ai Faraglioni dove facciamo un bagno con una bellissima luce. Infine ritorniamo alla baia di Matermania per la notte in rada.

Mercoledì 13 Settembre

“Ciò che determina il destino di una persona è l’opinione che ha di sé.”

Publilio Siro

Ci svegliamo presto la mattina per un’ulteriore visita alla Grotta dell’Orso, anche se chiusa è possibile, facendo attenzione, addentrarsi nella grotta attraverso la ripida e malmessa scala, in caso meglio portare scarpe e una torcia.

Grotta Orso - Interno|small
Grotta Orso - Interno

Partiamo per la grotta azzurra, con l’idea di arrivare per l’apertura (9:00). Al nostro arrivo però troviamo molte barche all’ingresso e due dei barcaioli che portano all’interno della grotta ci propongono di “saltare la fila” di un’ora e mezza dandogli una “mancia” di 50 € l’uno, oltre ai 18 € a testa dei biglietti. Vista la spesa esagerata decidiamo di non visitare la grotta e fare rotta per Procida.

Grotta Azzurra|small
Grotta Azzurra

La traversata per Procida ha il mare completamente piatto e totale assenza di vento. Arriviamo di fronte all’estremo dell’isola dove si trova la riserva naturale (ponte di Vivara) e ci fermiamo per un bagno, qui l’acqua è molto bella ma non limpida come a Capri.

Dopo il bagno ci dirigiamo verso Corricella dove ancoriamo e scendiamo a terra. A terra ci impressiona la calma e il silenzio che avvolgono il porto. Cercando qualche posto per mangiare troviamo un venditore di fritto misto (6 Fritto) dove prendiamo qualche “cuoppo” che mangiamo insieme a qualche mozzarella di fronte al Santuario di Santa Maria delle Grazie. Dopo aver mangiato facciamo due passi per il paese, salendo fino al Castello dove la vista sul paese è particolarmente poetica. Prima di riprendere il viaggio, ci siamo fermati presso la Filottica Sparnelli per recuperare un paio di occhiali persi da uno dei membri dell’equipaggio durante la traversata precedente.

Corricella|small
Corricella

Ci dirigiamo verso Ischia in cerca di un posto dove passare la notte. Caliamo l’ancora sotto al castello Aragonese, la baia è molto bella e tranquilla e i fondali molto belli, consigliato per lo snorkeling.

  • NB: Ischia e Procida, fanno parte del parco di Nettuno, ove è possibile sostare solamente nelle ore diurne dall’alba al tramonto. Nonostante questo, molte barche si fermano in rada nelle varie calette delle isole. Fate attenzione e cercate di non essere i soli a fermarsi.

Giovedì 14 Settembre

“Se prima di fare qualcosa aspetti di sentirti pronto, aspetterai per sempre.”

Dopo aver levato l’ancora, iniziamo a circumnavigare Ischia, fermandoci prima alla grotta del Mago, poi alla grotta Verde. Quest’ultima non è semplicissima da localizzare, in particolare se non ci sono altre barche davanti come è successo a noi. Purtoppo la mancanza di sole ha reso meno speciali entrambe le visite, soprattutto la seconda.

Procediamo a circumnavigare Procida e ci fermiamo per pranzare nella Baia dove si trova la Spiaggia di Sant’Angelo, all’altezza dell’Hotel Lumihe. Dopo pranzo andiamo a visitare la grotta che si trova nella Baia, dalla quale è anche possibile tuffarsi.

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Terminiamo di circumnavigare l’isola. Ad essere sinceri, ci aspettavamo di rimanere più sorpresi dalle coste di Ischia e Procida, entrambe le isole sono molto belle, però messe a diretto confronto con Capri perdono un po’ della loro unicità.

Per l’ultima notte fuori dal porto ci fermiamo in una bellissima caletta a Punta Spaccarello dove assistiamo ad un magnifico tramonto.

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Venerdì 15 Settembre

“La risorsa più efficace contro lo stress è la capacità di scegliere un pensiero invece che un altro.”

William James

Prima di fare rotta verso Marina di Stabia scendiamo a terra per una visita al Castello Aragonese. Alla sorpresa di tutto l’equipaggio il castello si rivela un luogo magnifico. Il biglietto d’ingresso costa 12 €, e già solo il panorama che possiamo osservare dalla cima del castello vale appieno la spesa.

Vista dal Castello Aragonese|small
Vista dal Castello Aragonese

Il castello è uno straordinario mix di architettura, natura e storia. La bellezza di questo posto ci ha fatto riflettere su quanto scritto in precedenza riguardo al confronto fra le tre isole napoletane. Capri rimane senza dubbio più affascinante per ciò che riguarda il mare, mentre Ischia e Procida ci hanno colpiti più a terra che in mare.

All’interno del castello è possibile scoprire la storia delle monache Clarisse, visitare la Chiesa dell’Immacolata e la Cattedrale dell’Assunta. Lungo il percorso ci siamo fermati per una breve pausa caffè al primo dei due bar che si incontrano, entrambi sono particolarmente curati e offrono una vista meravigliosa.

Cattedrale Assunta|small
Cattedrale Assunta

Terminata la visita al castello, ritorniamo a bordo di Icaro per fare rotta verso Marina di Stabia.

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Pubblicato il: 16 settembre 2023