Mare 24 settembre 2023

Filippine

Cebu, Palawan e Coron

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Viaggio

Abbiamo viaggiato facendo scalo a Doha e Singapore, arriviamo a Cebu Mactan International airport al mattino presto. Abbiamo deciso di comprare i biglietti andata e ritorno su Singapore e di gestire invece singolarmente quelli da e per le Filippine, così da avere la libertà di spostarci e arrivare e partire da dove volevamo. Il viaggio in totale è durato 24 ore quindi alla fine non troppo di più rispetto alle proposte delle diverse compagnie aeree.

Noi siamo partiti il 24 Settembre alle 11 di sera e siamo arrivati a Cebu alle 5 di mattina del 26 Settembre. Le ore effettive di viaggio sono 24 ma considerando il fuso si perdono un giorno e due notti.

Durante lo scalo a Singapore consigliamo assolutamente il ramen che abbiamo preso da ipporo ramen. Ci siamo anche accorti che l’aereoporto di Singapore organizza dei tour gratuiti per chi fa scalo di almeno 5.5 al massimo 24 ore per visitare il bellissimo aereoporto o parte della città. Per il resto il viaggio è andato tutto liscio.

Cebu

Martedì 26 Settembre

Usciti dall’aereoporto di Cebu ci accoglie con un sorriso a 32 denti Thomas, che grazie alla sua simpatia e capacità impredoriale si aggiudica il titolo di nostro driver per la discesa verso Moalboal. Inizialmente ci propone 3400PHP che riusciamo ad abbassare a 2900PHP. Ritiriamo 10000PHP all’ATM subito fuori dall’aereoporto e alle 5:45 partiamo con Thomas. Mentre lasciamo la città nell’intenso traffico già presente alle 6 del mattino siamo contenti di non aver optato per il noleggio di una macchina, il traffico da queste parti è parecchio impegnativo e guidare per ore in macchina potrebbe non rivelarsi una bellissima esperienza.

Arriviamo a Moalboal alle 8:30, dopo un viaggio di quasi 3 ore. Thomas ci lascia al Moalboal Seaside Park, qua lasciamo le valigie presso Felinda’s Lechon e ci avviciniamo a un banchetto per chiedere informazioni riguardo a come fare per nuotare con le sardine. Dopo una breve trattativa accordiamo un tour guidato con trasporto incluso da dove ci troviamo per 800PHP. Arriva a prenderci in scooter Joerwen, che con non calanche ci accompagna verso la spiaggia in scooter, in tre, senza casco (divertentissimo).

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Ci prepariamo con maschera e boccaglio ed entriamo in acqua, dopo pochi secondi già possiamo ammirare diverse tartarughe che mangiano le alghe vicino a riva, nuotando appena più a largo, circa a 30 metri dalla costa, si apre davanti ai nostri occhi uno spettacolo sottomarino: una parete a picco che dai 3/4 metri scende fino a perdita d’occhio e proprio di fronte a questa parete migliaia e migliaia di sardine. Passiamo un’ora e mezza circa nell’acqua a giocare con i banchi di sardine, durante il bagno qua è possibile vedere anche tantissimi altri pesci, tra cui ci hanno colpito diverse stelle marine di colore azzurro e un paio di pesci che sembravano esattamente identici a delle corde. Una volta fuori dall’acqua ci asciughiamo e la guida ci riporta dove ci aveva presi, ancora una volta in scooter, in tre, senza casco.

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L’esperienza è stata davvero magica e indimenticabile. Se dovessimo tornare indietro la guida e il tour pagato sono totalmente evitabili, basta arrivare direttamente dove si entra in acqua (chili bar a Moalboal) andare a largo schivando/guardando le due o tre tartarughe che si trovano vicino a riva e una volta arrivati alla parete a picco nel mare lasciarsi portare dalla corrente fino a che non si è stanchi. La guida è stata molto ospitale e gentile, soprattutto nel nostro caso ha fatto diverse riprese con la GoPro che abbiamo portato da casa che senza di lui non avremmo potuto fare.

Terminato il giro ci fermiamo a mangiare un pollo alla griglia dove abbiamo lasciato le valigie, da Felinda’s Lechon, per la modica somma di 300PHP saldiamo il conto del pranzo per due e del deposito valigie. Nell’uscire dal ristorante siamo assaltati come sempre da richieste di tour passaggi eccetera.. Finiamo per accordare con un tassista per 1800PHP la corsa fino a Oslob, all’hotel dove alloggiamo.

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Arriviamo al GT Seaside Inn attorno alle 14:30, dove con sorpresa scopriamo che a causa di lavori di manutenzione la nostra camera è stata cambiata da standard a deluxe. Prendiamo accordi con l’hotel per svolgere l’attività con gli squali balena, una visita a sumilon island sandbar, e l’incontro con le scimmie hagdan per 4500PHP in due per domani con partenza alle 5:15 dall’hotel. Per passare il resto del pomeriggio senza addormentarci, visto il fuso, decidiamo di fare due passi lungo la spiaggia. Nel tornare ci fermiamo ad un Mall per fare una piccola spesa per la colazione di domani e il pranzo che altrimenti avrebbe prezzi proibitivi sull’isola… Rientriamo in hotel con una fantasmagorica moto adattata a Cydecar (TokTok) dove ci fermiamo per cena.

Fare la spesa nelle filippine da italiani risulta piuttosto arduo. Si trovano principalmente cibo in scatola e in polvere, noi alla fine ci siamo accontentati di panini al tonno come pranzo al sacco, Oreo per colazione e un po’ d’acqua in bottiglia, dato che in questi posti è sempre meglio evitare quella del rubinetto.

Mercoledì 27 Settembre

Grazie al fuso orario riusciamo ad addormentarci verso le 9 di sera, dormendo circa 8 ore con la sveglia alle 5. Alle 5:15 usciamo e la nostra guida per oggi, Paul, ci accoglie energicamente. Con un occhio chiuso e uno aperto facciamo colazione con qualche Oreo mentre Paul guida il suo pickup verso Oslob Whale Shark Watching. Arriviamo a destinazione alle 5:30 dove sorprendentemente troviamo già un centinaio di persone in coda, Paul ci rassicura dicendo che nei weekend la coda è parecchio più lunga e che quella di stamattina non è poi così male.

La coda passa abbastanza velocemente, verso le 6:30 usciamo con una barchetta a remi con altri 6 o 7 turisti e circa una dozzina di barche in totale. La barchetta ci porta a poche decine di metri dalla costa e si attracca ad una boa , da qua mettiamo le maschere e ci tuffiamo. Riportare a parole l’emozione che si prova nel vedere a pochi metri di distanza gli squali balena è impossibile. Rimaniamo a nuotare insieme a 6 o 7 esemplari per un’ora circa.

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Una volta risaliti a bordo della barchetta ritorniamo a riva, dove Paul ci carica in macchina per portarci al piccolo molo dove partiremo per Sumilon Island. Qua attendiamo pochissimo, ci viene proposto di ordinare da mangiare per averlo consegnato sull’isola a prezzi molto alti rispetto alla norma.. Rifiutiamo dicendo che abbiamo portato i panini nello zaino. Incredibile ma vero, sono solo le 8 del mattino quando salpiamo verso l’isolotto situato a pochi minuti di navigazione di fronte a Oslob..

Sumilon Island|small
Sumilon Island

Arrivati sull’isola ci accoglie una piccolissima macchia di sabbia, a causa dell’alta marea la spiaggia asciutta è molto ridotta. La maggior parte delle borse e teli sono infatti appoggiati sugli scogli retrostanti. A parte questo il colore dell’acqua è stupendo, nonostante il forte vento. Facciamo due passi salendo il molo in legno e la passeggiata lungo la costa, arriviamo ad uno stand dove ci viene proposta una guida per fare snorkeling nella barriera corallina qua di fronte, dato che senza guida non è possibile fare snorkeling accettiamo e accordiamo 300PHP per 2 persone. La nostra guida, Renan, è simpatica e cordiale, stiamo in acqua per 45 minuti, la barriera qua è davvero molto bella, i coralli hanno dei colori e delle forme molto particolari e spesso vanno a creare delle magnifiche foreste sottomarine.

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Finito il bagno ritorniamo sulla piccola pezza di sabbia per fare qualche foto. Proviamo anche a far spiccare il volo al nostro drone ma con poco successo a causa del forte vento. Verso le 10:40 risaliamo su una delle barche che fanno avanti e indietro dalla costa per ritornare da Paul che ci aspetta a riva.

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Una volta risaliti in macchina con Paul ci dirigiamo verso la terza e ultima attività organizzata di oggi: monkey watching. La guida ci lascia di fronte all’ingresso dove le guide del parco ci accompagnano per una breve passeggiata nella giungla. Dopo poco arriviamo in una sorta di parco giochi dove una ventina di macachi scorrazza, salta, si arrampica, gioca e bisticcia. Le guide ci danno un po’ di cibo che è possibile passare letteralmente di mano in mano ai simpatici animali. Dopo circa mezz’ora di foto e interazione con le simpatiche scimmiette ritorniamo da Paul che ci riporta in hotel.

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Nonostante abbiamo fatto una miriade di attività è ancora “solo” mezzogiorno. Mangiamo qualcosa al volo e a causa della pioggia, che a quanto pare è molto frequente nel pomeriggio qua nelle Filippine, rimaniamo un po’ in hotel per programmare i prossimi giorni. Non appena spiove, usciamo per prendere un caffè vicino all’hotel per combattere il jet-lag in un baracchino molto carino. Dopo una veloce spesa da 7-eleven torniamo in hotel per finire di programmare i giorni successivi e un aperitivo e cena vista mare.

Tutto sommato ci siamo un po’ informati riguardo ai prezzi e pensiamo che l’offerta del nostro hotel sia ottima. Per gli squali balena servono 1000PHP, per le scimmie solamente 100 mentre per andare a Sumilon non abbiamo trovato un prezzo preciso, pensiamo sia in base alla dimensione del gruppo e alla voglia/capacità di trattare, ma i prezzi variano da 200 a 800 a persona. In totale con l’hotel, che ci ha affiliato Paul per portarci a destra e a manca, abbiamo speso 4500PHP per due persone.

Giovedì 28 Settembre

Ci svegliamo alle 7 e rimaniamo in camera fino alle 8 circa per ultimare le preparazioni per i giorni a venire. Usciamo dall’hotel in cerca di un toktok che ci porti verso Tumalog Falls e dopo poco ne troviamo uno disposto a darci un passaggio per 100PHP a testa. Il toktok ci lascia a bordo della strada principale dove comincia una salita ripida infattibile con il suo mezzo. Ci accolgono alcuni locali dicendo che la tariffa per farsi portare fino alle cascate è di 120PHP a testa, accettiamo e ci caricano in moto per un breve viaggio che a piedi sarebbe stato impraticabile.

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Arriviamo a un ulteriore checkpoint dove ci viene detto (per la terza volta) che per arrivare alle cascate serve pagare 50PHP a testa, qua gli accompagnatori in moto ci lasciano e ci diamo appuntamento per il ritorno un’ora e mezza dopo. A questo checkpoint ci sono una ventina di moto che fanno su e giù dalle cascate per portare chi arriva in moto come noi o altri tour che arrivano in van. Dopo pochi minuti ci caricano sulle loro moto per portarci alle cascate. Finalmente arriviamo a Tumalog Falls, dove per l’ultima volta ci viene richiesta una tassa d’ingresso al parco di 50PHP a testa. Il totale quindi, partendo da Oslob, è di 340PHP a testa per raggiungere le cascate. Il parco è stupendo, piuttosto ridotto in dimensioni, nel giro di pochi minuti è possibile girarlo tutto quanto. La cascata è davvero maestosa e bellissima.

Tumalog Falls|small
Tumalog Falls

Dopo qualche foto di rito ci tuffiamo per rinfrescarci. Non ci è sembrato di vedere molte zanzare qua ma è sempre meglio venire armati di aiutano o simili. Una volta trascorsa l’ora e mezza accordata per il ritorno a scendere ci avviamo verso l’uscita, dove gli stessi motociclisti che ci hanno portato per l’ultimo tratto ci riportano al checkpoint precedente, qua incontriamo i locali con cui ci eravamo dati appuntamento e infine, una volta tornati sulla strada principale, fermiamo un toktok per tornare in hotel. Il rientro in hotel ci regala anche la bellissima vista di un maiale trasportato in una gabbia di ferro da una moto.

Una volta in hotel, prima di salire in camera ci fermiamo a comprare due Coca in un mini market vicino alla modica cifra di 50PHP. Prepariamo le valigie per ripartire verso l’aereoporto, pranziamo in hotel verso le 11:30 e per mezzogiorno un taxista con cui abbiamo preso accordi viene a prenderci.

Ultimo pranzo al GT Seaside Inn|small
Ultimo pranzo al GT Seaside Inn

Il viaggio da Oslob all’aeroporto è abbastanza lungo, ci mettiamo in totale 4 ore e mezza, durante il viaggio però è possibile “visitare con gli occhi” guardando fuori dal finestrino. I paesaggi, soprattutto quelli della prima parte sul mare sono davvero molto belli. Il nostro volo parte alle 8 di sera e abbiamo deciso di muoverci con largo anticipo perché qua non si sa mai quali imprevisti possono capitare e comunque il pomeriggio spesso piove.

Cebu City|small
Cebu City

A quanto abbiamo capito è facile che i voli interni qua facciano ritardo, fortunatamente il nostro volo parte solo mezz’ora in ritardo. Dico fortunatamente perchè diversi voli in partenza vengono cancellati e alcuni sono in ritardo anche di qualche ora.

Arriviamo a Puerto Princesa attorno alle 22, nel giro di pochissimo troviamo un toktok che ci porta in hotel per 150PHP. Per questa sera abbiamo prenotato al Mayumi Lodge, dove, in accordo con Anna, per 5000PHP abbiamo pagato la notte e il tour per andare al fiume sotterraneo domani. La camera tutto sommato è ok per passare una notte, l’aria condizionata non raffredda particolarmente e fa un po’ di rumore, nulla che la stanchezza del viaggio non possa sconfiggere.

Palawan

Venerdì 29 Settembre

Ci sveglia un ragazzo del personale dell’hotel alle 7 bussando alla porta, dicendo che stanno per arrivare a prenderci quelli del tour. Verso le 7 e mezza arriva un van con a bordo qualche altro turista e la nostra guida di oggi. Saliamo sul van e ci viene detto che dobbiamo fare ancora qualche fermata per caricare altre persone, durante una di queste compriamo una colazione al volo in uno dei tanti negozietti che ci sono da queste parti.

Il viaggio in van per raggiungere l’underground river dura circa un paio d’ore, durante le quali la nostra guida, Alona, ci spiega le principali cose a cui fare attenzione durante la visita. Arriviamo al punto di raccolta per salire sulle barchette che portano al fiume.

Sala d'attesa|small
Sala d'attesa

Quando arriva il nostro turno saliamo e partiamo verso una delle 7 meraviglie naturali del mondo. Il viaggio su questa barca è davvero molto rumoroso, infatti non ci sarebbe dispiaciuto se avessimo portato i tappi per le orecchie che ci hanno dato in aereo. Questo piccolo tratto in barca regala la vista di un paesaggio davvero incredibile, in particolare le formazioni rocciose che danno a picco su alcune spiaggette da sogno, il tutto avvolto da una vegetazione unica. Una volta arrivati scendiamo e ci avviamo verso l’ingresso del fiume, passando attraverso una piccola parte di giungla con alcuni macachi. Arrivati all’ingresso saliamo su una piccola barca a remi, sotto la guida di Chris, la visita dura circa una mezz’ora ed è un’esperienza mozzafiato dall’inizio alla fine.

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Durante la visita siamo stati seduti in seconda fila sulla piccola barchetta, se potessimo tornare indietro ci saremmo impegnati per cercare di prendere la prima fila, le nostre foto e video infatti spesso hanno in primo piano la coppia seduta davanti a noi.

Al termine del giro Chris ci riporta dove siamo partiti e da qua torniamo attraverso la giungla alla barca rumorosa e infine al porticciolo. Ci dirigiamo verso un pranzo a buffet incluso nel prezzo del tour, qua accordiamo con Alona il proseguo in van verso El Nido per 600PHP a testa.

Finito di pranzare ripartiamo e tra una chiacchiera e l’altra arriviamo al bivio che riporta a Puerto Princesa da una parte, a El Nido dall’altra. Qua il nostro driver ci scarica e Alona ci consegna ad un altro driver per portarci a El Nido. Qui inizia la parte più impegnativa di oggi, oltre a dover fare 4 ore di van un pochino rannicchiati con altre 12 persone (driver + 2 davanti, una fila da 3, una seconda fila da 3, un’ultima fila da 4, più il “sedile magico” che può essere aggiunto alla terza fila) prima di partire i driver aspettano che il van si riempia, questo può richiedere da pochi minuti a qualche ora, nel nostro caso abbiamo atteso 1 ora e mezza a causa di un ritardo di altri passeggeri. Abbiamo approfittato di questa attesa per aggiornare il nostro leggendiario!

0% chiacchiere 100% lavoro|small
0% chiacchiere 100% lavoro

Una volta partiti il viaggio va tutto liscio e raggiungiamo El Nido, più precisamente Corong Corong Beach, verso le 21.

Prima di andare a dormire, chiamiamo Arona per prenotare il Tour C per domani e il tour A per lunedì, con l’idea di fare domenica in spiaggia.

Sabato 30 Settembre

Ci svegliamo attorno alle 7 anche a causa della forte pioggia. Verso le 8:30 arriva il driver, Ronald, con a bordo del suo toktok il figlio Jonald di 2 anni, per portarci alla spiaggia di El Nido da dove partono i tour A, B, C e D.

Ronald e Jonald|small
Ronald e Jonald

Con le guide di oggi, Dhong e Rafi, partiamo verso le 9:30 in direzione Cadlao Lagoon. In teoria il tour C non dovrebbe passare di qua, però, a causa della forte corrente le guide hanno deciso di scambiare Secret Beach con questa tappa. Qua ci viene proposto di noleggiare un kayak per 200PHP e siamo ben contenti di aver accettato. Questo posto è a dir poco stupendo, le formazioni rocciose che caratterizzano la zona si possono avvicinare quanto si vuole con il kayak e la vegetazione che circonda questo posto lo rende assolutamente stupendo. Dopo 40 minuti circa di kayak risaliamo in barca per continuare il giro.

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Dopo esserci così tanto meravigliati a Cadlao pensavamo che la giornata non ci nascondesse altre sorprese, ci siamo subito accorti di star sbagliato dopo che, una volta calata l’ancora, ci siamo diretti verso hidden beach passando per un passaggio segreto in mezzo alle rocce. Appena usciti da uno stretto tunnel tra gli scogli si apre una vista incredibile di una spiaggia indescrivibile a parole.

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Dopo aver trascorso circa mezz’ora in questa posto spettacolare risaliamo sulla barca e facciamo rotta per una spiaggetta dove pranzare nota come Talisay Beach 2 (se abbiamo capito bene esistono anche la 1, la 3 e la 4).

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Una volta finito di pranzare ripartiamo per l’ultima tappa del tour, Elicopter Island, qua ci fermiamo per un bagno con maschera e boccaglio e un cocco sulla spiaggia. Ripartiamo facendo rotta verso il porto da cui siamo partiti, dopo quella che è stata una delle esperienze di vacanza più belle della nostra vita.

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Al porto ci fermiamo per qualche ripresa con il drone, poi facciamo tappa a un supermercato per fare scorta veloce di viveri e con un toktok torniamo verso casa. L’esperienza c’è piaciuta talmente tanto che richiamiamo Alona per prenotare anche il *tour B per domani invece di prenderci un giorno più tranquillo.

MOOD|small
MOOD

Domenica 1 Ottobre

Ci svegliamo verso le 7 e mezza, lo stesso driver di ieri ci viene a prendere e ci porta alla spiaggia di El Nido. Essendo domenica la spiaggia è abbastanza trafficata e caotica, dato che i tour partono tutti quanti insieme. Verso le 9 e 30 partiamo con la barca in direzione Entalula Island. Una volta arrivati sbarchiamo portandoci dietro maschera, boccaglio e il drone, la spiaggia qua è davvero molto bella e nonostante sia domenica ci sono solo 4 o 5 barche ancorate.

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Prima di risalire ci concediamo un cocco sul bagnasciuga, il sole aiuta a rendere questo posto magnifico che a nostro parere è una delle spiagge più belle visitate qua nelle Filippine.

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Dopo aver fatto volare il drone e un bel bagno risaliamo in barca in direzione Snake Island. Arrivati scendiamo e le guide ci accompagnano per una velocissima scalata del piccolo scoglio che fronteggia la lingua di sabbia, spiegandoci che ora, durante la stagione delle piogge, l’alta marea non permette di camminare sulla lingua di sabbia asciutta quindi ci spostiamo più in alto per vederla meglio da sopra. Dopo qualche foto riascendiamo e facciamo due passi lungo la spiaggia ora sommersa, quest’isola prende il nome dalla forma che ha la lingua di sabbia che ricorda un serpente.

Snake Island Sandbar|small
Snake Island Sandbar

Una volta raccolto il gruppo ripartiamo per andare a pranzo in una baietta affianco alla prossima tappa del tour C, Cudugnon Cave. Come ieri non ci aspettiamo chissà che per posto in cui pranzeremo e invece, anche se a prima vista questo posto non sembra particolarmente speciale rispetto agli altri, un bagno ci porta a scoprire un arco passante nella roccia bellissimo. Di fronte a questo arco inoltre l’acqua è tra le più limpide e trasparenti che abbiamo visto qua nelle filippine.

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Dopo il bagno torniamo in barca per mangiare e ripartire verso la caverna. Arrivati alla caverna caliamo l’ancora e scendiamo, visitiamo la caverna piuttosto alla svelta vista la presenza di altri gruppi che come noi fanno questo giro. Di questa fermata però più che la caverna a stupirci è la spiaggia che si trova lì affianco, le palme, l’acqua e il campo da beach volley rendono il piccolo bar che si trova qua davvero unico.

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Cudugnon Cave

Ancora una volta, risaliamo in barca e facciamo rotta per la prossima tappa: Cathedral Cave. Una volta arrivati c’è un’altra barca che sta visitando la grotta da vicino, il capitano della barca decide quindi di portarci in un punto lì vicino per fare snorkeling, di fronte a turtle island, un piccolo isolotto che ricorda la forma di una tartaruga. Mettiamo maschera e boccaglio e ci tuffiamo, questo posto ha una barriera corallina fittissima e molto estesa, probabilmente ancora più bella di quella che abbiamo visto a Sumilon Island. Finito il bagno risaliamo in barca e facciamo rotta verso il porto di partenza.

Stella Marina Corazzata|small
Stella Marina Corazzata

Arrivati al porto scendiamo, salutiamo i nostri compagni di viaggio di oggi e dopo una piccola spesa ci dirigiamo verso casa in toktok.

Fare anche oggi uno dei tour organizzati è stata la scelta giusta, ci ha permesso di visitare molti posti nuovi e passare una bella giornata di sole in compagnia.

Arrivati a casa, dopo un bagno in piscina usciamo per mangiare una pizza qua vicino, da Bella Vita. Il locale è molto carino e la pizza non male. Finito di cenare torniamo in stanza, prepariamo gli zaini per domani e andiamo a dormire presto dato che domani ci aspetta il tour in teoria migliore dei quattro, l’A.

Lunedì 2 Ottobre

Ci svegliamo come al solito presto alle 7:30, questa volta usciamo per andare a far colazione al resort di fianco a dove dormiamo, Banig. Dopo qualche pancake e una buona dose di caffè arriva il nostro driver di fiducia, Ronald, insieme al piccolo Jonald. Arrivati alla solita spiaggia da cui partono i tour veniamo informati che a causa di un tifone i tour oggi sono costretti a tornare più presto del solito, alle 14. Salpiamo come sempre attorno alle 9:30 dopo aver atteso gli ultimi passeggeri. Il mare oggi è abbastanza mosso, per fortuna però non piove. Prima dappa del tour è 7 Commando Beach, dove scendiamo per qualche foto, inutile dirlo, come tutte le altre destinazioni di tutti gli altri tour questa spiaggia è molto carina, con un piccolo bar, un campo da pallavolo e tante palme.

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Ci accorgiamo fin da subito che il tour A, rinomato per essere il più bello dei quattro, è anche quello più affollato, infatti questa prima spiaggia è molto piena di gente.

Dopo 40 minuti circa ripartiamo verso Big Lagoon, qua saliamo su un kayak per 300PHP e iniziamo ad esplorare la laguna. Entrando vediamo una ventina di kayak che stanno ritornando verso le barche, affrettiamo il passo per distaccarci un po’ dagli altri che stanno per arrivare. Una volta entrati nella laguna ci accoglie uno spettacolo indescrivibile, iniziamo a costeggiare l’insenatura tenendo la destra, e presto ci accorgiamo di essere praticamente da soli all’interno di essa. Qua la vegetazione a picco sul mare, combinata con le rocce nere della zona crea una vista magnifica.

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Continuiamo il nostro giro fino a fuoriuscire da dove eravamo entrati, qua il forte vento richiede un grosso sforzo per raggiungere la barca, molti turisti vengono infatti recuperati dalle “povere” guide turistiche che fanno da carro attrezzi marino. Questa laguna ci ha impressionato davvero moltissimo, peccato per la mancanza del sole, ma crediamo che sia anche più bella di Cadlao Lagoon.

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La pagayata ci ha lasciato abbastanza affamati, ci dirigiamo verso Shimizu Island per il pranzo. Come al solito le location del pasto non deludono, ci fermiamo in una spiaggetta mozzafiato insieme ad un altro paio di barche.

Shimizu Island|small
Shimizu Island

Prima di rientrare facciamo una piccola tappa snorkeling a twin rocks. Come al solito vediamo una bella foresta di coralli ma a sorprenderci qua è la grande quantità di pesci che la popola. Proprio qua vediamo un gran bel Box Fish. Finito il bagno risaliamo in barca e facciamo rotta verso la spiaggia di partenza, dove arriviamo attorno alle 15.

Que pasa, amigo?|small
Que pasa, amigo?

Passiamo il resto del pomeriggio a riposarci in camera, il nostro tradizionale aperitivo delle 6 ci regala un bellissimo tramonto. Prima di dormire prepariamo le valigie per domani, dato che partiamo per la “Island expedition” organizzata da Keelooma che da El nido ci porterà a Coron in 3 giorni.

Martedì 3 Ottobre

Come da accordo Ronald arriva a prenderci in hotel alle 7:30, ancora una volta con il figlio al seguito. Verso le 8 arriviamo all’ufficio da cui parte la island expedition di 3 giorni che abbiamo prenotato con Keelooma. Qua dopo una veloce colazione e qualche stretta di mano con i compagni di viaggio partiamo verso San Ferdinand Port. Il viaggio in van dura circa 40 minuti, attraversiamo tanti bei paesaggi tra cui molte risaie. Arrivati al porto saliamo sulla barca insieme alla crew che inizia a caricare acqua e viveri per il viaggio.

Attorno alle 10 salpiamo e oggi, a causa del brutto tempo dovuto al tifone facciamo diverse soste per fare snorkeling.

  • Darocotan shipwreck: qua vediamo un relitto e tante stelle marine

Famiglia di Patrick|small
Famiglia di Patrick

  • Tacling Island: qua vediamo un bellissimo lion fish, dopo il bagno ci fermiamo sulla barca per il pranzo

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  • Cobra Island: un altro bellissimo bagno che termina con una forte pioggia, al termine della quale saliamo in barca e facciamo rotta verso il campo di sta notte su Calibang Island

Diversamente da quel che pensavamo passeremo le notti in due posti diversi. Una volta scaricati gli zaini per la notte facciamo una partita a pallavolo dopo la quale ci viene servito un bellissimo persce per cena.

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Dopo cena facciamo un salto nel paesino vicino al campo dove a quanto pare si sta svolgendo una celebrazione religiosa, c’è musica ad alto volume e tantissimi ragazzi e bambini che ballano in un campo da basket.

Tornati al campo ci prepariamo per dormire, anche se la musica continua a suonare ad alto volume fino alle 6 del mattino.

Mercoledì 4 Ottobre

La sveglia suona alle 7 del mattino, prima di risalire sulla barca facciamo volare il drone, prendiamo un caffè al volo e impariamo una nuova parola in filippino: BABOI (maiale).

Campo Notte|wide
Campo Notte

Le mete di oggi sono:

  • Cagdanao island: ancoriamo molto vicini a una spiaggetta con un campo da pallavolo. Facciamo snorkeling e poi ci fermiamo per una partita a beach in spiaggia e qualche ripresa con il drone.

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  • Asis Beach: qui, anche se di sfuggita, vediamo una tartaruga che nuota verso gli abissi.
  • Inapupan: tappa di bagno e snorkeling.

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  • Manligad: tappa di bagno e snorkeling.

Famiglia di Nemo|small
Famiglia di Nemo

Arriviamo al campo di sta notte, su Linapacan Island verso 16:30, le capanne in cui dormiamo sono molto belle e in generale tutto il contesto è davvero speciale. Prima di cena facciamo una partita a basket con Paul Jared e Arthur e poi un bagno con Jared e Holly, due ragazzi australiani con cui stiamo legando molto.

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Dopo cena ci sediamo attorno a un fuoco preparato dai ragazzi della crew, per fare due chiacchiere tutti insieme, fino a quando un forte temporale ci obbliga ad andare a letto.

Giovedì 5 Ottobre

Attorno alle 5:30 apriamo gli occhi a causa della luce, ci accorgiamo che dalla nostra casetta si vede un’alba bellissima con il sole che sorge dal mare. Ci svegliamo verso le 6:30, nonostante l’umidità causata dal temporale abbiamo dormito davvero bene.

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Dopo aver fatto volare il drone, alle 7:20 ci viene servita una bellissima colazione a base di frutta, pancake e uova.

Campo Notte|wide
Campo Notte

Oggi il camping è ancora più bello grazie alla presenza del sole, e la nostra capanna davvero magica.

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Dopo aver mangiato ritorniamo alla barca, alcuni in kayak, altri su una barchetta.

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Oggi ci dirigiamo verso Coron, facendo le seguenti tappe:

  • Araw Beach: breve pausa per un bagno con maschera e boccaglio.

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  • Ditaytayan island e la sua sandbar: qua ci fermiamo per un po’ di tempo, prima a fare il bagno, poi pranziamo mentre si avvicina un temporale.

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Prima di ripartire, visitiamo la lingua di sabbia che si trova sull’isola. Un forte temporale ci costringe a tornare in barca per fare rotta verso la destinazione finale della spedizione: Coron.

Linda e Holly|small
Linda e Holly

Arrivati in porto a Coron, dopo aver salutato tutti (Jared, Holly, Emily, Kelly, Mia, Kyashen, Meghan, Christian e Carla) tranne Paul e Caterina, prendiamo un tok tok fino al Bluewave hotel. Qua ci riposiamo un po’, stendiamo tutte le cose fradice dalla traversata e ci organizziamo per andare a cena con Jared e Holly. Prima di uscire a cena accordiamo con l’hotel un tour privato per domani, non potendo fare altrimenti dato che dobbiamo prendere il van per andare in aereoporto alle 13 e i tour normali tornano verso le 15. Passiamo una bellissima serata in compagnia alla Brew House e dopo esserci salutati ritorniamo in hotel.

Tobi e Jared|small
Tobi e Jared

Coron

Venerdì 6 Ottobre

Ci svegliamo presto, alle 6:15, e per iniziare bene la giornata facciamo colazione in hotel.

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Verso le 7 arriva a prenderci la guida di oggi, Roger, paghiamo la cifra di 4000PHP accordata con l’hotel per il tour e partiamo. Con un tok tok raggiungiamo il porto e, dopo aver noleggiato un paio di pinne lunghe da apnea per 500PHP e pagato 200PHP a testa di tassa di ingresso per Barracuda Lake, verso le 7:45 salpiamo in 5 (noi più 3 della crew) su una barca dalla capacità di 28 persone.

Verso l'infinito... e oltre!|small
Verso l'infinito... e oltre!

La prima tappa di oggi è Barracuda Lake, arriviamo molto presto rispetto al resto dei tour, che solitamente parte dal porto verso le 9. Il paesaggio che ci accoglie è indescrivibile, il lago è bellissimo e arrivando per primi l’acqua è calmissima e fa da specchio a tutte le montagne che ci sono attorno.

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Entriamo in acqua e ci avviciniamo alla zona famosa per l’apnea, qua un muro a picco sul lago continua anche sott’acqua e la visibilità è incredibilmente buona. Immergendosi è possibile vedere il continuo della formazione rocciosa sempre a picco che va verso il fondo fino a 40 metri in certe zone.

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La cosa assurda qua, oltre al paesaggio, è la temperatura dell’acqua, immergendosi, passati i due metri la temperatura inizia a salire fino a diventare calda quanto quella di una vasca da bagno! Dopo diverse immersioni ritorniamo alla barca, facciamo un paio di riprese con il drone e ci dirigiamo verso al seconda tappa: Twin Lagoon.

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Arrivati a Twin Lagoon attracchiamo l’ancora ad un piccolo molo di legno, dopo aver pagato la tassa ambientale, anche qua di 200PHP a testa, ci dirigiamo verso l’ingresso della laguna. Roger ci spiega che le due lagune sono collegate tramite un passaggio sotto a un arco di roccia e oggi, con la bassa marea, è possibile passare al disotto dell’arco a nuoto. Il paesaggio qua è davvero stupendo, i colori dell’acqua con la luce del sole sono incredibili e fortunatamente la laguna è ancora poco affollata di turisti, sempre grazie al fatto che siamo partiti presto. Dopo un lungo bagno ritorniamo verso la barca a nuoto passando all’esterno della laguna.

Prima di rientrare in porto ci fermiamo in una piccola caletta per l’ultimo bagno.

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Rientrati in hotel ci aspetta il transfer per l’aeroporto, pagato 250PHP a testa, una volta arrivati re incontriamo Jared e Holly, per un secondo saluto e ci imbarchiamo per tornare a casa facendo tappa a Singapore.

Contatti

Qui di seguito trovate i vari contatti delle persone che ci hanno aiutato durante il nostro viaggio! Contattando loro direttamente è spesso possibile avere accesso a dei prezzi più vantaggiosi rispetto a quelli che si trovano in loco.

NomeTelefonoInfo
Alona+63 9958517557Guida turistica per El Nido e Underground River, non ha WhatsApp ma usa Facebook
ThomasFacebookTassista sull’isola di Cebu (city)
Raphael+63 9310433312Tassista sull’isola di Cebu (Moalboal)

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Pubblicato il: 24 settembre 2023